Grapefruit Generation è ispirata a una decade ben precisa: Gli anni Sessanta.
Un passaggio generazionale quando qualcosa si apre per un po' e riemergono idee senza tempo. L'interesse per la poesia orientale, la musica indiana, gli psichedelici e l'esplorazione esteriore ci hanno preparato per uno spostamento verso l'esplorazione interiore (se abbia funzionato o meno è in discussione!).
Un posto dove trovare un po' di questa magia è in Grapefruit di Yoko Ono, che invita il lettore a eseguire rituali in concise frasi simili a koan Zen. Grapefruit Generation celebra l'esplorazione di un mitico giardino orientale dove una freschezza donchisciottesca dispiega molti strati di frutti, fiori, foglie e muschi (e gemme, colori e generazioni che generano generazioni).